Chirurgia a cielo aperto

Chirurgia a cielo aperto

Nonostante i progressi degli ultimi anni, in cui sono state utilizzate e sviluppate nuove metodiche, la chirurgia a cielo aperto mantiene la sua importanza, primo perché da essa derivano anche tutte le nuove tecniche, secondariamente perché ci sono casi non risolvibili con metodiche endoscopiche, laparoscopiche o laparoscopiche robot assistite.
Inoltre, il chirurgo deve comunque avere un’ottima esperienza della chirurgia tradizionale per risolvere eventuali complicanze che possono avvenire in corso di interventi mininvasivi.
A livello della loggia renale la chirurgia a cielo aperto è ancora indispensabile in presenza di tumori renali di grandi dimensioni, magari complicati con coinvolgimento di linfonodi e della vena cava. Anche tumori di dimensioni più modeste, ma localizzati in zone difficili, adiacenti alla vascolarizzazione del rene, candidati ad una chirurgia conservativa necessitano di trattamento a cielo aperto. In questi casi il clampaggio del rene potrebbe essere protratto al di là dei 20-30 minuti, e per non causare danni alla funzionalità renale è necessario abbassare la temperatura del rene a 12 gradi, questo consente un’ischemia senza danni fino a 90 minuti (ischemia fredda). In laparoscopia e robotica è impossibile, al momento, condurre un intervento di questo tipo in ischemia fredda.
Nel piccolo bacino sono ancora attuati a cielo aperto complessi interventi di ricostruzione della della via escretrice in presenza di ampie perdite di tessuto ureterale. In questi casi è necessario mobilizzare la vescica e anche il rene per ridurre la distanza tra vescica e uretere. La via chirurgica in queste situazioni dà maggiori garanzie di risultato rispetto alla laparoscopia.
Anche la rimozione di vescica per neoplasia dà migliori risultati a cielo aperto, mentre in laparoscopia è ancora possibile il rischio disseminazione del tumore nella cavità peritoneale.
Nel nostro centro siamo in grado trattare tumori renali di qualunque dimensione, anche con coinvolgimento della vena cava e in altri casi limite (presenza di trombo atrio), potendo contare sulla collaborazione di una cardiochirurgia ad alto livello.
Nel piccolo bacino possiamo mettere a disposizione la nostra esperienza su numerosissime ricostruzioni difficili in presenza di ampie perdite di tessuto ureterale.
Riguardo alla rimozione di vescica per tumore. Abbiamo sviluppato una tecnica di ricostruzione con ileo che ha dato ottimi risultati.
Avvalersi di un gruppo di chirurghi con grande esperienza a cielo aperto è una garanzia di poter far fronte a qualunque tipo di complicanza.

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