Testimonianze
Alcune testimonianze dei miei pazienti:
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Sincera gratitudine
Desidero esprimere nuovamente la mia più sincera gratitudine per l’esito e la cura con cui è stata risolta la particolarità del mio problema di salute.
Sono e resto fiducioso per la scelta fatta nell’affidarmi a tanta professionalità mostrata dal Prof. Bianchi, dall’attenzione del Dott. Rizzo, dagli altri medici, dal personale infermieristico e da tutti i vostri collaboratori che, con tanto tatto, hanno saputo lenire ogni mia apprensione per un risultato positivo dell’evento.
Attualmente, confermo uno stato di convalescenza inaspettato e senza particolari conseguenze di sofferenze, in genere. Le urine si stanno normalizzando e il le mie preoccupazioni, finalmente, trovano un po’ di pace.
Apertamente riconoscente per l’alta qualità delle competenze espresse, posso dire solo grazie e auguro il meglio per le prossime Feste di Natale.
E. P.
Professionalità e umanità di tutto il personale medico e infermieristico
Ho conosciuto il prof. Bianchi per un carcinoma renale con trombosi renale. Persona loquace, gentile e preparatissimo, fin da subito mi ha messo a mio agio dandomi tutte le informazioni che mi servivano per tranquillizzarmi sull’intervento che si è svolto all’ Hesperia Hospital di Modena.
Professionalità e umanità di tutto il personale medico e infermieristico.
Mi sono trovata benissimo con voi.
Grazie grazie grazie
G. C.
Relazione di un brutto incubo con lieto fine
Il racconto della mia esperienza vuole essere soprattutto un elogio alla formidabile equipe diretta dal professore Giampaolo Bianchi e al dott. Angelo Territo, a tutto il personale del reparto di urologia e di quello della terapia intensiva (TIPO).
Sono una signora di 67 anni e vivo in Sicilia, in provincia di Agrigento. Circa 40 anni fa mi hanno tolto il rene destro per calcoli. Nel mese di Novembre 2014, in seguito ad una visita diabetologica, ho fatto una ecografia e poi una URO-TC, con diagnosi di neoplasia di circa 10 cm. al rene sinistro. Il radiologo che ha mi ha dato il referto della TC mi ha suggerito per questo problema di rivolgermi all’Urologia del Policlinico Universitario di Modena e mi ha fornito il cellulare del Dott. Angelo Territo, che con i miei familiari contattiamo la sera stessa e subito notiamo la sua disponibilità a 360 gradi nell’impegnarsi a ricevere telefonate, analisi e quant’altro per valutare con l’equipe diretta dal professore Bianchi la fattibilità dell’intervento. Così dopo avere inviato tutta la documentazione clinica che ci era stato richiesta, siamo rimasti ad aspettare una risposta.
Nell’attesa di una risposta da Modena ho voluto sentire anche un altro parere, visto la gravità della cosa. Così faccio una visita con uno specialista di un Ospedale considerato di eccellenza tra gli ospedali in Sicilia. Senza nulla togliere a quell’Ospedale che sicuramente è all’avanguardia, ma quello che posso dire io è che non auguro a nessuno l’incontro che ho fatto con il chirurgo che doveva darmi un aiuto, una speranza ed invece mi ha dato una sentenza crudele: togliere tutto il rene e andare in dialisi “tanto si campa lo stesso”.
Quella che doveva essere una speranza invece si era trasformato in strazio ed il ritorno a Licata (la città in cui vivo con la mia famiglia), diventa una ulteriore tortura tra pianto e disperazione.
Dopo pochi giorni tra disperazione e consapevolezza della gravità della situazione arriva un segnale: il dott. Angelo Territo mi comunica che dopo una consultazione con il professore Bianchi c’era la possibilità di tentare l’intervento per togliere solo il tumore.
Comunque per me e la mia famiglia inizia il viaggio della speranza Licata – Modena, arrivo il 14/12/14, ricovero il 15 ottobre. Un dottore ci viene incontro e si presenta: finalmente ci vediamo in faccia per la prima volta, è il dott. Territo. Con questo gesto aumenta la stima, DOTTORE RAGAZZO, dove ragazzo per il mio modo di vedere le cose è soltanto un ulteriore pregio.
Il dott. Territo inizia a spiegarmi la situazione ribadendomi che si tenterà di salvare la buona del rene, asportando solo il tumore. Nel frattempo arriva il professore Bianchi, lui con tutta la professionalità che poteva, ribadisce quello che il dott. Territo aveva già detto, ma purtroppo le lacrime venivano fuori da sole, così il professore mi ha rassicurato che ce la metterà tutta per salvare il rene.
Il 18/12/14 i miei familiari alle ore 7,00 erano in reparto come tutte le mattine, il tempo che gli infermieri mi preparano e mi portano in sala operatoria, da li in poi non c’era più tempo per avere paura c’era da pensare solo alla mia famiglia. Dopo alcune ore un medico del reparto che aveva già avuto parole di grande conforto, il dott. Alessandro Mofferdin si avvicina tutto euforico ed invita i miei familiari a seguirlo perchè il professore Bianchi gli voleva parlare. Finalmente arrivati davanti all’ingresso della sala operatoria esce il professore Bianchi ed il dott. Territo e il prof. da la bella notizia ai miei familiare che è andato tutto bene, ha asportato il tumore e lasciato un “bel pezzo di rene sano”.
Nei reparti di terapia intensiva (TIPO) ed UROLOGIA tutto il personale (medici, infermieri, OSS) si è superato giorno per giorno considerato anche il periodo festivo Natale e Capodanno, con professionalità, umanità e amore per il proprio lavoro.
Vengo dimessa il 03/01/15 e rientro a casa stanca ma serena e felice di abbracciare tutta la mia famiglia. E per finire ma non sicuramente di minore importanza l’8 gennaio 2015 ricevo la telefonata dei miei angeli custodi dott. Angelo Territo ed il Prof. Giampaolo Bianchi che mi fanno l’ennesimo regalo: mi comunicano che IL MIO PROBLEMA (mi piace chiamarlo cosi) E’ BENIGNO (si tratta di un angiomiolipoma).
Adesso sto bene fisicamente e psicologicamente. Il mio rene funziona bene e i valori della creatinina sono uguali a quelli prima dell’intervento.
Non so quanto dovrei scrivere e se nel mio vocabolario esistono le parole giuste per ringraziare tutti.
Grazie a tutti.
V.
Reparto efficientissimo sotto tutti gli aspetti.
Sono un vecchio paziente della Spezia, sono stato operato ad un tumore alla prostata dal prof. Bianchi ben dodici anna fa, in maniera magistrale. Mi fa estremamente piacere leggere (nonostante i drastici tagli alla sanità) ancor oggi l’efficienza e l’alta professionalità dell’equipe medica. Faccio altresì presente che dopo l’intervento il Prof. si interessava telefonicamente dell’andamento della mia convalescenza (tipo incontinenza ecc.). Ringrazio sentitamente l Prof. Bianchi e tutto il reparto di urologia.
Grazie al reparto di urologia del policlinico
Il giorno 14/10/2013 ho subiìto un’operazione di nefroureterectomia presso il reparto di urologia del policlinico di Modena, diretto dal professor Giampaolo Bianchi.
Ho apprezzato l’equipe chirurgica, ed il dr. Pollastri in particolare, per la perfetta riuscita dell’intervento e, non secondario, per la schiettezza ed il modo diretto nel comunicarmi le cose;
i medici di reparto per avermi assistito quotidianamente e per avermi aiutato ad affrontare la degenza con spirito sereno;
il personale infermieristico per la straordinaria umanità, la disponibilità e la professionalità dimostrata, oltre che per avermi fatto trascorrere momenti di allegria durante la degenza;
il team di anestesisti per avermi fatto trascorrere in modo sereno i minuti precedenti l’operazione e per avermi alleviato il dolore nei giorni successivi.
Grazie al Prof. Bianchi Giampaolo ed equipe
Un ringraziamento di cuore al Prof. Bianchi Giampaolo per l’intervento di chirurgia maggiore eseguito in data 28/01/2013 nel reparto di Urologia del Policlinico di Modena.
Per l’intervento di tumorectomia al polo inferiore del rene sinistro, mi era già stato detto durante tutto l’iter per arrivare al ricovero, da vari medici, incluso il Prof. Bianchi, che al 98% sarebbe stato necessario eseguire l’asportazione del rene.
Ebbene, oggi sono qui a scrivere in compagnia dei miei 2 reni, ed una cicatrice di cui vado fiera, in quanto stata fatta al posto giusto e in modo perfetto.
Per questo ringrazio infinitamente il Prof. Bianchi e tutta la sua equipe della sala operatoria, per avere salvato il mio rene (dicono che con un rene si campa, ma averne 2, forse, è una doppia garanzia!!!).
Ringrazio tutti (non faccio nomi per non escludere nessuno) Dottori, Dottoresse e il Prof. Bianchi, per la loro competenza e, perché no, anche per l’umanità con cui mi hanno supportata, aiutata e incoraggiata. Ringrazio anche tutti gli infermieri per la loro simpatia (anche un sorriso e una battuta aiutano a risollevare il morale!!).
Competenza e Professionalità
Vorrei portare la mia gratitudine al reparto di Urologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria del Policlinico di Modena.
Sono stato operato a fine Gennaio di “Prostatectomia radicale con Robot da Vinci” dal Prof. Bianchi, all’Ospedale di Baggiovara, e poi trasferito al Policlinico di Modena, dove ho trascorso la degenza post operatoria per quattro giorni.
Innanzitutto un ringraziamento particolare al Prof. BIANCHI, vista la sua grande esperienza per questo tipo di operazione con tecnica innovativa e collaudata, ma sempre attento al paziente.
Un plauso anche all’equipe della sala operatoria, dove ho avuto modo di conoscere il Dott. De Carne e l’ho apprezzato per la sua gentilezza e serietà nella fase pre e post operatoria.
Una figura molto importante anche l’Anestesista (non ricordo il nome), che cercava di tranquillizzarmi nella fase di preparazione.
Per quanto riguarda la degenza nel reparto di Urologia, tutto il personale infermieristico, con molta pazienza e professionalità, cercava di prestare aiuto a ogni richiesta del paziente sempre con modi garbati e gentili e qualche volta anche scherzosi.
Un grazie anche ai Medici di turno che si prestavano giornalmente nelle visite.
Per finire, ma non per ultimo, un ringraziamento al Dott. Paterlini che, avendo firmato la dimissione, è il mio referente e, ogni qualvolta necessitavo di informazioni telefoniche, si prestava a rispondere con garbo e professionalità. Visto che vengo da un altra provincia, è ancora più apprezzabile trovare un reparto così organizzato e attento.
Grazie alla Urologia del Prof. Giampaolo Bianchi
Premessa l’estrema utilità di portali come Qsalute che contribuiscono a creare nelle persone senso critico – cosicchè la scelta da chi farsi curare avvenga in base al merito, senza attenersi esclusivamente ai suggerimenti del proprio medico, seppur sicuramente apprezzabili – vorrei esprimere il mio giudizio sul Reparto di Urologia del Policlinico di Modena.
Con il timore di dimenticarmi di qualcuno, non faccio nomi ma mi limito a dire che ho trovato l’eccellenza sia nel personale infermieristico, che medico. Per me eccellenza significa non solo avere le basi tecniche che caratterizzano il ruolo, ma tenere anche comportamenti che facciano sentire i pazienti e i propri familiari a loro agio e oggetto di attenzione.
Questo ho trovato nel Reparto di Urologia del Policlinico di Modena, parlando anche a nome di mio marito, che è stato più volte sottoposto ad intervento chirurgico in questo reparto.
Un nome però lo devo fare ed è quello del Professor Giampaolo Bianchi. Il Prof., come tutti i suoi collaboratori lo chiamano in segno di affetto. Il Prof. è un vero leader, autorevole ma non direttivo, che motiva e supporta lo sviluppo dei suoi collaboratori, che non solo ha un’esperienza unica nel suo campo, che non solo utilizza sapientemente tecniche come la litotrissia percutanea per calcoli renali (credo risalga agli anni ’80, ma che diversi medici non conoscono o fanno finta di non conoscere…), ma ha anche una sensibilità interpersonale, una capacità di ascolto e una presenza e disponibilità nel post operatorio che appunto gli consentono di interpretare il suo ruolo di Direttore del reparto in maniera eccellente.
Bombardati quotidianamente dai media con esempi negativi anche nella sanità, come del resto è giusto che si sappia, è forse venuto il momento però di sbattere in prima pagina gli esempi positivi, le eccellenze come il Reparto di Urologia del Professor Bianchi.