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Nefrolitotrissia percutanea (PCNL) tradizionale e con sistema MIP.
Ureterorenoscopia rigida e flessibile (RIRS)
La nefrolitotrissia percutanea (PCNL) è una tecnica concepita negli anni ottanta per il trattamento endoscopico dei calcoli renali soppiantando così la chirurgia a cielo aperto per questa patologia. Consiste nell’accesso alla cavità renale attraverso una piccola incisione praticata sul fianco che consente, dopo dilatazione, di introdurre il nefroscopio e di frantumare il calcolo fino ad ottenere dei frammenti passibili di estrazione attraverso lo strumento. Il paziente torna in reparto dalla sala operatoria con un piccolo tubo (nefrostomia) fuoriuscente dal tramite che dopo due giorni può essere rimosso. La degenza è quindi di circa tre-quattro giorni.
Nel 2012 proprio a Modena fu introdotto per la prima volta in Europa una nuova tecnica chiamata Micropercutanea che miniaturizza lo strumento fino alle dimensioni di un ago. Con questa tecnica non è possibile estrarre i frammenti anche se le nuove metodica laser di frammentazione consentono di ridurre il calcolo in sabbia e l’espulsione avviene attraverso la via escretrice. Successivamente ci si è dotati di strumenti sempre piccoli ma di dimensioni leggermente maggiori: il sistema MIP (Minimally Invasive Pcnl). Questa tecnica è anch’essa minimamente invasiva ma è possibile trattare anche calcoli di grandi dimensioni (occupanti anche tutta la pelvi) poichè il diametro dello strumento garantisce la rimozione dei frammenti
Per i calcoli di dimensioni inferiori ai 2 cm delle cavità renali l’utilizzo dello ureterorenoscopio flessibile, mediante l’intervento denominato Retrograde IntraRenal Surgery (RIRS), rappresenta il trattamento di elezione. Attraverso il meato uretrale viene inserito un piccolo strumento flessibile a fibre ottiche o digitali (ureterorenoscopio) attraverso il quale si raggiunge la pelvi renale ed i calcoli polverizzati con energia laser vengono rimossi.
L’ureteroscopia rigida o flessibile è utilizzata per il trattamento dei calcoli indovati nell’uretere che vengono raggiunti in via endoscopica e polverizzati con laser.
Presso l’Hesperia Hospital la nostra equipe ha a disposizione tutta questa vasta gamma di strumentario assicurando così al paziente la procedura mininvasiva più corretta ed efficace per il trattamento della sua patologia.
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