razie al mio ruolo di Senior Professor continuo a svolgere quotidianamente la mia attività di ricerca. In particolare la mia ricerca si sta focalizzando sulla chirurgia prostatica ritagliata su misura per le esigenze di ogni singolo paziente.
Questo è possibile tramite le nuove tecniche di ricostruzione 3D della prostata prima dell’intervento sulla base delle immagini della risonanza magnetica. Tale ricostruzione andrà poi implementata con i dati derivanti dal nomogramma PRECE (www.prece.it), strumento che basandosi sui dati clinici preoperatori del paziente indica la distanza di sicurezza in millimetri dalla capsula prostatica che il chirurgo dovrà tenere per essere sicuro di non lasciare malattia tumorale e preservare al massimo i fasci neurovascolari determinanti per il mantenimento dell’erezione. L’obiettivo è quello di creare una immagine di fusione che possa essere vista dal primo operatore alla consolle robotica e che lo guidi nella dissezione.
Inoltre questi studi stanno valutando anche l’accuratezza un nuovo tipo di microscopio confocale laser nel fornire delle diagnosi istologiche in tempo reale. Questo tipo di analisi permetterebbe di guidare i chirurghi nell’esecuzione della strategia chirurgica più adeguata, ridurre al minimo il tasso di margini positivi, alleviare l’ansia del paziente causata dall’attesa di un referto anatomo-patologico.